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Il segmento testuale Paolo VI è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 36Analitici , di cui in selezione 1 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Vitilio Masiello, Noterelle e schermaglie. Pius Julius (ossia dall'uomo del Guicciardini all'uomo della D.C.) in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - novembre - 30 - numero 6

Brano: [...]difetto — come diceva l'antico poeta — l'angelica farfalla: dalla scorza del politico machiavellico, l'uomo di fede e di religione, astralmente lontano dalla mondana nequizia. Perché il libro di Andreotti è poi nella sua sostanza piú vera un libro di alta edificazione: come le agiografie, i fioretti e vite di santi che ne costituiscono l'archetipo ideale. È un tripudio di buoni sentimenti. E i limiti dell'umano ne escono travolti. Pensate: muore Paolo VI e il cardinal Confalonieri, ultraottantenne, decano del sacro collegio, è delegato a celebrare il rito funebre e a tenere il discorso di circostanza. Che cosa accade normalmente in tali circostanze, nell'iniquo mondo umano? Che l'oratore ufficiale coglie l'occasione per sfogare contro il morto risentimenti e rancori. E invece, celestiale potenza del bene!, fra la sorpresa universale, il cardinal Confalonieri tiene, sí, il discorso di circostanza, ma non fa « nessun accenno al decreto di Paolo VI che lo ha escluso dal conclave insieme a tutti i cardinali ottantenni ». Incomparable finesse!
Ma[...]

[...]e, decano del sacro collegio, è delegato a celebrare il rito funebre e a tenere il discorso di circostanza. Che cosa accade normalmente in tali circostanze, nell'iniquo mondo umano? Che l'oratore ufficiale coglie l'occasione per sfogare contro il morto risentimenti e rancori. E invece, celestiale potenza del bene!, fra la sorpresa universale, il cardinal Confalonieri tiene, sí, il discorso di circostanza, ma non fa « nessun accenno al decreto di Paolo VI che lo ha escluso dal conclave insieme a tutti i cardinali ottantenni ». Incomparable finesse!
Ma il vertice della edificazione lo si raggiur ,_ altrove. E qui, veramente, si toccano corde struggenti per l'anima italiana, si respirano estasi celestiali. In questa società materialista e atea, anime insensibili credono forse che l'elezione di un papa sia, per l'eletto, occasione di tripudio e di esaltazione. Oh no! E lo sapeva bene don Mazzolari, che pubblicava nel '39 un librettino (per l'elezione di Pio XII) col quale Andreotti totalmente consente. « Don Primo immaginava le prime ore del nuo[...]

[...]difetto — come diceva l'antico poeta — l'angelica farfalla: dalla scorza del politico machiavellico, l'uomo di fede e di religione, astralmente lontano dalla mondana nequizia. Perché il libro di Andreotti è poi nella sua sostanza piú vera un libro di alta edificazione: come le agiografie, i fioretti e vite di santi che ne costituiscono l'archetipo ideale. È un tripudio di buoni sentimenti. E i limiti dell'umano ne escono travolti. Pensate: muore Paolo VI e il cardinal Confalonieri, ultraottantenne, decano del sacro collegio, è delegato a celebrare il rito funebre e a tenere il discorso di circostanza. Che cosa accade normalmente in tali circostanze, nell'iniquo mondo umano? Che l'oratore ufficiale coglie l'occasione per sfogare contro il morto risentimenti e rancori. E invece, celestiale potenza del bene!, fra la sorpresa universale, il cardinal Confalonieri tiene, sí, il discorso di circostanza, ma non fa « nessun accenno al decreto di Paolo VI che lo ha escluso dal conclave insieme a tutti i cardinali ottantenni ». Incomparable finesse!
Ma[...]

[...]e, decano del sacro collegio, è delegato a celebrare il rito funebre e a tenere il discorso di circostanza. Che cosa accade normalmente in tali circostanze, nell'iniquo mondo umano? Che l'oratore ufficiale coglie l'occasione per sfogare contro il morto risentimenti e rancori. E invece, celestiale potenza del bene!, fra la sorpresa universale, il cardinal Confalonieri tiene, sí, il discorso di circostanza, ma non fa « nessun accenno al decreto di Paolo VI che lo ha escluso dal conclave insieme a tutti i cardinali ottantenni ». Incomparable finesse!
Ma il vertice della edificazione lo si raggiunge altrove. E qui, veramente, si toccano corde struggenti per l'anima italiana, si respirano estasi celestiali. In questa società materialista e atea, anime insensibili credono forse che l'elezione di un papa sia, per l'eletto, occasione di tripudio e di esaltazione. Oh no! E lo sapeva bene don Mazzolari, che pubblicava nel '39 un librettino (per l'elezione di Pio xi') col quale Andreotti totalmente consente. « Don Primo immaginava le prime ore del nuov[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Paolo VI, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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